La città ormai è quasi deserta e una catastrofe, sconosciuta ma inevitabile incombe. Nella cucina di una grande casa due servi, licenziati dalla casa che hanno servito per anni, attendono la rovina. Di sopra il padrone dorme. Quale azione, per quanto dissoluta e disperata dovrà essere compiuta per la salvezza? Cosa si potrà fare per evitare l’abbandono e ottenere il riscatto?

In un futuro prossimo la vita di 9 personaggi si intreccia in una commedia dall’atmosfera ispirata ai romanzi di Philip k. Dick. Un pacco misterioso deve essere consegnato al palazzo del governo, mentre le corporazioni e un gruppo di anarchici sta progettando di rubarlo. Il contenuto è il preziosissimo “Zeus” un manufatto di tecnologia avanzatissima che permette a chiunque lo usi di prendere l’aspetto della persona che più gli altri desiderano. Il suo uso, nelle mani sbagliate potrebbe portare a conseguenze disastrose… o a equivoci paradossali…

MENZIONE SPECIALE - PREMIO POPOLARE
ZEUS
di Omar Gil Nedjari
Per l’originalità e la genialità della struttura e dell’intreccio. Per la coraggiosa e riuscita scelta di voler rappresentare un epopea fantascientifica attraverso il mezzo teatrale.
Per la capacità di esaltare il lettore battuta dopo battuta. Per la capacità di tessere perfettamente una trama che rivela un'atmosfera passo dopo passo fino all’esplodere in un finale davvero molto interessante.
Per la capacità di scrivere un testo che porta in scena un numero importante di interpreti. Per una scrittura avvincente e che cattura l'attenzione dello spettatore.
 

Un'ora per salvare la prossima vittima di un serial ckiller che rapisce e uccide in diretta streaming. Una sala d’interrogatorio, un sospettato e due investigatori. La polizia è sulle tracce giuste? Riuscirà a fermare il killer prima che uccida di nuovo? L’uomo arrestato ha davvero a che fare con la misteriosa serie di omicidi? Sembra sapere troppe cose… come potrebbe essere innocente?

"Menzione d'onore a Omar Nedjari con "L'innocente":
Un testo che si basa su forti momenti di tensione emotiva. Le atmosfere e l’ambientazione utilizzate riportano alla mente opere come Una pura formalità di Giuseppe Tornatore o alcune pièce di Harold Pinter. L’autore si diverte e diverte nello spostare continuamente l’ago che oscilla tra la colpevolezza e l’innocenza dell’accusato, personaggio che esprime una sarcastica consapevolezza dei suoi mezzi, in giusta contrapposizione alla frustrante fermezza dell’ispettrice di Polizia. Il dialogo tra i due è una sorta di sfida, a volte sembra essere un violento “braccio di ferro”, altre invece una cerebrale partita a scacchi, interrotta dagli interventi del terzo personaggio in scena che viene sapientemente utilizzato come una specie di break necessario per far riprendere fiato allo spettatore."